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Il voto assistito

Voto assistito. Qualche tempo fa abbiamo parlato del voto domiciliare, ma in alcune occasione l’elettore può essere accompagnato al seggio. Gli elettori fisicamente impediti possono esercitare il proprio diritto di voto con l’assistenza di un altro elettore della propria famiglia, o in mancanza, di un altro elettore scelto come accompagnatore, che può essere iscritto nelle liste elettorali di un qualsiasi Comune italiano.

Il voto assisto: chi può usufruirne

Per poterne usufruire del voto assistito l’impedimento deve essere dimostrato con la documentazione sanitaria rilasciata gratuitamente dalla ASL che certifica l’impossibilità di esercitare autonomamente il diritto di voto. Nello  specifico possono richiederlo le persone con amputazioni, affette da paralisi e con gravi impedimenti.

E’ possibile evitare di doversi munire ad ogni consultazione elettorale dell’apposito certificato medico. Come? Gli elettori fisicamente impediti possono preventivamente chiedere all’ufficio elettorale del proprio Comune l’annotazione permanente del diritto di voto assistito sulla propria tessera elettorale (timbro AVD). Una specifica va fatta per i non vedenti. Questi infatti per essere ammessi al voto assistito devono semplicemente esibire il libretto nominativo rilasciato dall’INPS.

Cosa occorre per richiedere il voto assistito

Come anticipato solo i non vedenti non devono produrre documentazione. Negli altri casi invece è indispensabile seguire una procedura e preparare apposita documentazione. Vediamo cosa occorre per poter richiedere il timbro. E’ necessario presentare:

  • richiesta debitamente compilata e firmata;
  • documento d’identità;
  • tessera elettorale rilasciata dal Comune;
  • certificato medico attestante l’impossibilità ad esprimere il diritto di voto.

Cosa deve sapere l’accompagnatore

Il voto assistito ha delle regole ben definite non solo per l’elettore, ma anche per l’accompagnatore. L’elettore che si appresta ad esercitare la funzione di accompagnatore non può farlo per più di un invalido. Inoltre all’interno di uno degli spazi per la certificazione del voto, il Presidente del Seggio pone una specifica annotazione nella quale l’elettore di fiducia ha assolto a tale compito scrivendo testualmente: “Accompagnatore”.  Il Presidente del seggio inoltre deve accertarsi anche del fatto che l’accompagnatore sia stato liberamente scelto dall’elettore che necessita di accompagnamento.

Oltre alla procedura burocratica, non bisogna dimenticare che esistono precise indicazioni normative per favorire l’esercizio del diritto di voto. Le disposizioni vigenti forniscono indicazioni precise anche in merito allaccessibilità dei seggi elettorali. Per cui una volta riconosciuto il diritto è fondamentale poterlo rispettare anche nella pratica. Sempre più spesso si assiste ad episodi nei quali i luoghi pubblici sono pieni di barriere architettoniche. Una società civile si riconosce in primis dall’attenzione nei confronti delle categorie svantaggiate, soltanto così si arriverà a vivere in società senza esclusi.

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