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La SLA di Tito

Tito Rocci viveva a Roseto degli Abruzzi. All’età di 72 anni, nel 2014, gli viene diagnosticata la SLA, a raccontarci la sua storia sono sua moglie Concetta e la terza figlia Marta.

Una “gara d’amore”

Tito era un ingegnere e affrontava la vita in modo critico e analitico, voleva capire tutto ciò che lo circondava con la ragione e la logica e per questo studiava tanto. Marta ci racconta una vita piena di eventi belli e tortuosi che il padre ha affrontato con grande forza e che gli hanno permesso di trarre forza e positività anche negli ultimi anni della sua vita.

La diagnosi di SLA arriva nel 2014, la sua famiglia, composta dalla moglie e da 5 figli, si è stretta intorno a lui per aiutarlo, sostenerlo e accudirlo. Ognuno ha aiutato con le proprie possibilità senza farsi un peso di chi faceva di più o di meno. La sofferenza è stata di famiglia e di coppia, ma Concetta e Tito avevano profondo affetto, rispetto e amore e questo li ha aiutati ad affrontare la malattia, anche quando è stata proprio Concetta ad affrontare un tumore e un’intervento.

Nonostante mancassero gli abbracci e le carezze, ma non sono mai mancate la presenza emotiva e l’incoraggiarsi a vicenda. Concetta definisce la loro vita una “gara d’amore”. La malattia è stata vissuta in un ambiente sereno. Tito è stato un padre e un marito molto presente, e fino alla fine ha fatto di tutto per partecipare alla vita familiare.

Quando la SLA è solo un limite fisico: i libri di Tito.

Tito era uno studioso di ciò che lo circondava. Ha studiato anche la sua condizione. E nell’arco della sua vita ha scritto 4 libri, di cui 3 durante la malattia, grazie al puntatore oculare.

Nel 2008 è stato pubblicato il primo libro. Nel 2016 Tito, pubblica il suo secondo libro e nel 2017, ormai paralizzato, il terzo. Il quarto libro è del 2022 e nel 2023 Tito viene a mancare, lasciando un incommensurabile patrimonio artistico, frutto non solo della sua forza, ma anche della fede e della volontà di non arrendersi alla vita. Gli ultimi due libri sono infatti strettamente legati a una riflessione sulla sua condizione.

I libri si possono acquistare presso la Libreria “La cura” a Roseto degli Abruzzi, oppure telefonicamente.

Da tenere in conto alcune lettere scambiate con il Papa. Tito era credente, ma anche molto razionale. Tito scrisse una lettera al Papa e da lui ricevette una risposta. 

La storia di Tito è stata condivisa nella rubrica “Mondo SLA“, a cura di Lorenzo D’Andrea, che va in onda ogni sabato alle 11:00 su Radio ISAV. Durante l’intervista la moglie e la figlia hanno parlato anche di un’altra grande passione di Tito: il canto. Oltre che uno studioso, Tito era anche appassionato di musica, che lo ha accompagnato fino alla fine. Per ascoltare la puntata è possibile visitare il canale YouTube di Radio ISAV – Playlist Mondo SLA cliccando qui.

 

Se sei un paziente SLA, o un familiare, ti invito a contattarci per raccontarci la tua storia e farla arrivare a quante più persone possibili, per sensibilizzare su questa patologia tanto aggressiva quanto poco conosciuta! Vi invitiamo inoltre a visitare il nostro sito (clicca qui) per leggere altre storie come questa!

Contatti: cellulare: 371 481 4966 / email: radioisav@gmail.com / instagram: @radioisav

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