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Il trasporto in ambulanza nella Sla

Il trasporto in ambulanza è sempre un argomento delicato. Con una patologia invalidante come la SLA, gli spostamenti diventano sempre più complessi. Altrettanto complicato è definire il mezzo di trasporto più idoneo ad accompagnare il paziente in struttura per ricovero o per una semplice visita di controllo. Infatti una persona affetta da sclerosi laterale amiotrofica incontra mille ostacoli sia a livello strutturale che burocratico.

Ma se sono un paziente in ADI ho diritto al trasporto in ambulanza? Scopriamolo insieme.

Trasporti secondari in ambulanza

I trasporti che non rientrano nei caratteri dell’urgenza ma che impongono lo spostamento del paziente in ambulanza sono definiti trasporti secondari. Esiste una normativa che disciplina la compartecipazione o meno del paziente al trasporto in ambulanza. Il trasferimento può essere effettuato in ambulanza, ma ove sia possibile anche in automedica e automezzi opportunamente attrezzati. La scelta dell’automezzo è determinato dalla situazione clinica dell’utente.

Può verificarsi lo spostamento da ospedale ad ospedale oppure da domicilio a struttura ospedaliere e viceversa.

Il trasporto intraospedaliero è garantito dal sistema sanitario nazionale (SSN) soprattutto nel caso in cui ci sia una necessità di prestazione da eseguirsi in continuità di ricovero o se sia necessario per garantire continuità assistenziale al paziente (dimissione protetta) Il trasferimento può essere anche determinato da una mancanza di posto letto nell’ospedale di degenza.

Al contrario se lo spostamento viene richiesto dal paziente o dalla famiglia e non è giustificato da una motivazione clinica, tutto è a carico dell’utente senza alcuna compartecipazione da parte del sistema sanitario nazionale.

Il trasporto da domicilio a struttura ospedaliera e viceversa, per ricovero o per esame diagnostico, secondo quanto previsto dalla normativa è invece a carico totale del sistema sanitario nazionale.  A chi spetta questo diritto?

Il trasporto in ambulanza per il paziente in ADI

Il paziente che usufruisce dell’assistenza domiciliare integrata dispone della possibilità di richiedere il trasporto con mezzo attrezzato, presso strutture, per visite o controlli. Il servizio è rivolto a tutti coloro che sono impossibilitati nell’utilizzo di altro mezzo per effettuare spostamenti di natura medica.

La richiesta e quindi la certificazione è redatta dal medico di base (MMG) il quale si occupa di inviare la documentazione al distretto sanitario di base. La richiesta va accompagnata anche da alcune indicazione di carattere pratico: giorno e orario della visita o dell’eventuale ricovero.

Attenzione: il servizio deve essere garantito anche per tutte quelle prestazioni che sono programmate al di fuori della propria Asl di appartenenza. Il medico di medicina generale o il medico di competenza deve motivare la richiesta. E’ necessario sottolineare che il trasporto deve essere garantito soprattutto nei casi in cui il trasferimento comporti il raggiungimento di un Centro clinico di riferimento per specifica patologia.

In queste circostanze il costo è a carico del SSN solo per gli utenti allettati o comunque non deambulanti e non trasportabili con altro mezzo.

 

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