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Sla prescrizione di ausili e presidi

Sla prescrizione di ausili e presidi. In patologie come la Sclerosi Laterale Amiotrofica costituisce un modalità di “prendersi cura” in maniera olistico del paziente. Si potrebbe intendere, nel concetto di riabilitazione, anche la volontà di far fronte a tutti i sintomi causati dal progredire della malattia. In quest’ottica due degli obiettivi della riabilitazione potrebbero essere quelli di preservare l’autonomia o di rispondere a dei bisogni che il paziente non riesce più ad espletare in maniera autonoma. Cosa sono gli ausili e i presidi? Chi ne ha diritto? Come si ottengono?

Sla prescrizione di ausili e presidi, la distinzione dei due diversi dispositivi sanitari

Prima di parlare della prescrizione di ausili e presidi è opportuna spiegare cosa sono. Essi permettono di sostituire o migliorare le funzioni compromesse delle persone che hanno delle difficoltà fisiche dovute al progredire della patologia. Infatti gli ausili sono strumenti utili per compiere azioni che potrebbero risultare impossibili o difficili da eseguire, mentre i presidi sono oggetti che aiutano a prevenire o curare determinate patologie.

La protesica maggiore comprende gli ausili che possono essere:

  • dispositivi in serie, che non necessitano di un’intervento da parte di un tecnico (es. cateteri, cuscini, materassi ecc);
  • dispositivi su misura che vanno adattati sul paziente dal consulente ortopedico (es. plantari, carrozzine elettroniche o leggere ecc).
  • ausili che la Asl assegna in comodato d’uso all’assistito come il ventilatore polmonare, apparecchiature per alimentazione  e comunicatori a puntamento oculare ecc.

 

La protesica minore invece comprende presidi quali pannoloni, cateteri vescicali, forniture per stomie ecc.

I dispositivi sanitari forniti dal Servizio Sanitario Nazionale sono specificati all’interno del nomenclatore. Questo descrive le tipologie e le caratteristiche di presidi e ausili fatti su misura o di serie che gli aventi diritto possono richiedere.

Il nomenclatore descrive in generale i tipi di dispositivi che i medici di base e gli specialisti possono prescrivere a spese delle Asl. I dispositivi non sono prescrivibili a tutti i pazienti ma in base alle condizioni di salute. Talvolta gli ausili non sono totalmente gratuiti, infatti può essere richiesta una compartecipazione da parte dell’utente.

In attesa dell’autorizzazione da parte della Asl, l’associazione IO SONO ANCORA VIVO- ISAV, mette a disposizione il proprio magazzino all’interno del quale ci sono ausili e presidi utili alle persone affette da Sla.

Chi ne ha diritto?

Possono fare richiesta le persone disabili, quelle alle quali si riconosce l’invalidità o in attesa di riconoscimento dell’invalidità. In quest’ultimo caso la richiesta si fa solo nell’ipotesi in cui la persona sia non autosufficiente (soggetti impossibilitati a deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore o che, non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani della vita, o che necessita di assistenza continuativa).

Chi si occupa della prescrizione?

Il medico prescrittore/specialista deve essere competente con la tipologia di disabilità che interessa l’assistito e per il quale il prodotto viene prescritto. È necessario specificare che tipo di presidio e in cosa è di supporto al paziente, vanno riportate la dicitura completa del prodotto e il codice ISO presente all’interno del nomenclatore tariffario.

In alcune circostanze il presidio/ausilio non è presente nel nomenclatore ma può essere RICONDUCIBILE (comunque identificato). In questo caso il SSN  provvede comunque all’acquisto del prodotto occupandosi di coprire il costo fino alla tariffa presente o prevista dal corrispondente nel nomenclatore.

Il paziente compartecipa alla spesa con IVA al 4%. La prescrizione deve essere consegnata all’ufficio riabilitazione/protesico della Asl di appartenenza.

 

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