Il paziente al momento della dimissione può usufruire di un supporto assistenziale che fornisci interventi medici, infermieristici e riabilitativi. In questo modo il paziente potrà ricevere tutta l’assistenza senza dover essere ricoverato in una struttura. Il paziente in ADI può usufruire anche delle visite da parte di medici specialisti (cardiologi, neurologi, fisiatra, geriatra, oculista, nutrizionista ecc.) che si recano direttamente a domicilio.
Il servizio ADI può essere attivato dall’ospedale (dimissione protetta) o dal medico di medicina generale su richiesta

Modulo dell’interessato o della famiglia, la richiesta va inoltrata all’ufficio PUA (punto unico di accesso).
Alla segnalazione seguirà nell’arco delle successive 48 ore la valutazione da parte dell’UVM che mediante apposite scale di valutazione redigerà il Piano di Assistenza Individuale (P.A.I).
Il responsabile clinico del paziente assistito con le cure domiciliari integrate resta il suo medico curante. La durata del servizio può essere da 6 mesi ad un anno.

In caso di sospensione del servizio il paziente o il caregiver deve provvedere a far compilare dal medico di medicina generale l’apposito modulo di proroga del servizio.
Oggi, in relazione al bisogno di salute dell’assistito ed al livello di intensità, complessità e durata dell’intervento assistenziale, si può distinguere tra:
- Assistenza Domiciliare Prestazionale: intervento occasionale o a ciclo programmato;
- Assistenza Domiciliare Integrata: valutazione multidimensionale della persona e gestione assistenza da parte di un’équipe multi professionale.
L’Assistenza Domiciliare Integrata, in base alle criticità e ai giorni settimanali di assistenza, si divide in:
- cure Domiciliari di I° livello
- cure domiciliari di II° livello
- cure domiciliari di III° livello
- cure palliative.
Gli operatori che si recano dal paziente presso il suo domicilio, sono tenuti a compilare e firmare il Diario Integrato, una cui copia deve essere fatta pervenire entro i 10 giorni successivi all’effettuazione, alla sede delle cure domiciliari integrate.
In caso di passaggio dall’assistenza domiciliare prestazionale (in regime semiresidenziale) a quella integrata, è necessario richiedere alla struttura presso la quale si svolge la riabilitazione, la dimissione che va successivamente consegnata alla ASL di appartenenza.
Se occorrono interventi socio assistenziali (preparazione pasti, collaborazione domestica, igiene personale) è necessario rivolgersi a servizi sociali del comune di residenza (SAD).
In questo caso il servizio (SAD) può essere fornito anche con compartecipazione da parte dell’utente in base all’ISEE.